lunedì 4 aprile 2011

Parliamo un pò di Calabria

La Calabria, che per un errato concetto turistico/pubblicitario, nell’immaginario collettivo è “solo mare”, in realtà è ben altro. Semmai è una montagna in mezzo al mare, il Mediterraneo. Anzi, le montagne sono 3: Il Pollino, la Sila e l’Aspromonte. Infatti, nonostante i suoi oltre 800km di sviluppo costiero, è più terra di contadini, che di marinai e pescatori. Il suo patrimonio, dunque,non è solo il mare, ma è anche quella miriade di borghi antichi disseminati lungo la costa tirrenica e jonica; quasi tutti arroccati sulle pendici di cocuzzoli, per ragioni storiche: la difesa dalle incursioni saracene.  Luoghi dove i sapori sono ancora oggi assolutamente genuini, dalla frutta che matura su piante antiche e non modificate, agli ortaggi che crescono su fazzoletti di terra coltivati con il sudore, al pane fatto in casa, dai salumi artigianali alle bistecche di “podolica”, la gemella della “chianina”. Questi sono solo alcuni tra gli esempi possibili. Poi ci sono realtà di straordinario interesse storico, a cominciare dai Bronzi di Riace, ormai straconosciuti in tutto il Mondo. Ma ci sono anche altre valenze, quali, ad esempio, il Codex Purpureus Rossanensis, uno dei sette evangelari recuperati fino ad oggi; con le sue 186 pagine miniate in oro e argento, è il più completo tra tutti; c’è il Centro museale di Temesa, dove sono esposti reperti storici della Civiltà Bruzia. Dunque ne Greca e nemmeno Romana. Una cosa unica nel suo insieme. Una citazione va certamente riservata alla Grotta del Romito, dove si trova il graffito del Bos Primigenius, risalente a ca 12mila anni fa, il più antico graffito ritrovato sino ad oggi nell’area del Mediterraneo. Ci sono poi i tanti castelli e uno di questi, oggi una perfetta macchina turistica, è il Castello di Santa Severina, la cosiddetta “Nave di Pietra”, 1200 anni di Storia, raccontati da un “libro di pietra”. Anche questa, una realtà pressoché sconosciuta ai più. Che dire poi dell’omerica Scilla, il cui borgo di Chianalea, per la sua bellezza, ha incantato poeti e pittori di tutto il mondo? o il castello di Fiumefreddo Bruzio, bellissimo borgo medievale a picco sul mare dove, negli ultimi anni del secolo scorso, l’Artista Salvatore Fiume, stregato dalla sua bellezza, ha trascorso molti anni, donando poi molte delle sue opere, oggi ancora visibili nella Stanza dei Desideri del Castello della Valle. Castello di cui oggi restano i ruderi restaurati, dopo il cannoneggiamento del generale francese  Rayner, nel 1806. Non dimentichiamo poi i santuari, o i luoghi di culto. Quali ad esempio, solo per citarne un paio, il Monastero di Madonna Delle Armi, a Cerchiara, o la Chiesetta di Piedigrotta a Pizzo, un luogo che ben meriterebbe di entrare a fare parte del patrimonio tutelato dall’Unesco, per la sua straordinaria unicità. Certo è che la Calabria bisogna conoscerla, per poterla davvero apprezzare, per quello che può offrire. Venirci solo per andare al mare, ovvero ciabattare dalla branda alla spiaggia, è il modo peggiore per conoscerla. Come venirci solo ad agosto, è la peggiore scelta che si possa fare. Meglio, molto meglio, per il clima, primaverile in molto messi dell’anno, venirci a maggio, giugno, magari anche luglio, settembre e ottobre. Ve lo assicuro, è un paradiso.
Sergio Zanardi
Terre brutie T.O. organizza tour di gruppo nella Calabria sconosciuta
Mirabiliatour  organizza itinerari guidati nell'Italia sconosciuta

1 commento:

  1. errata corrige. Il Generale Rayner, in realtà è REYNER. Chiedo scusa.

    RispondiElimina